Il 3 febbraio il Presidente Mattarella nel suo discorso afferma che: "Le diseguaglianze non sono il prezzo da pagare alla crescita... accanto alla dimensione sociale della dignità, c'è un suo significato etico e culturale che riguarda il valore delle persone...". E prosegue dicendo che la dignità è opposizione al razzismo e all'antisemitismo, sicurezza sul lavoro, contrasto alla violenza sulle donne, tutela delle madri lavoratrici, difesa dell'immigrato, diritto allo studio, rispetto per gli anziani, contrasto alla povertà, tutela del disabile e del carcerato, libertà dalle mafie, informazione libera e indipendente.
Il giorno successivo, il 4 febbraio, viene celebrata con grande enfasi la Giornata dei calzini spaiati per valorizzare la bellezza della diversità. I calzini si fanno metafora del fatto che colore, lunghezza, forma e dimensione non cambiano la natura delle cose: sempre calzini restano. La giornata intende valorizzare la diversità perchè, in fondo, diverso è solo diverso, non è certo non normale.
Discorso e celebrazioni arrivano proprio qualche giorno dopo il 1 febbraio 2022, data che segna la negazione di alcuni dei diritti fondamentali di una persona. In base al DL 1/2022 e al DPCM del 21 gennaio 2022, dal 1 febbraio non è più possibile entrare in posta per ritirare la pensione, andare in un negozio di abbigliamento con i propri figli per comprare un vestito, entrare in una cartoleria, sfogliare un libro in libreria etc. In realtà, già da aprile 2021, con la sospensione dei sanitari non vaccinati, e ancor più da settembre, con l'introduzione del green pass sul lavoro, si era aperta la stagione delle discriminazioni di cui ad oggi solo in Italia non vediamo la fine.
Chi non nota delle contraddizioni in tutto questo? Chi non si accorge che la società è più malata delle persone? Chi non ha ancora capito che la paura del Covid fa più danni del Covid stesso?
Forse il Presidente della Repubblica... che nel suo discorso avrebbe dovuto aggiungere: "Dignità è il rispetto per le persone senza un certificato di vaccinazione, perché, per motivazioni personali e del tutto rispettabili, hanno cercato di esercitare la propria libertà di scelta, perchè tale libertà è stata negata nei fatti, impedendo loro di lavorare e di esercitare diritti fondamentali, perchè una certificazione verde discrimina e non tutela la salute pubblica..."
Noi personale scolastico vaccinato e non, sospeso o in servizio, intendiamo ricordare che
Il rispetto della diversità passa dalle parole solo qualora esse siano "il mezzo per giungere al significato e, per coloro che vorranno ascoltare, all'affermazione della verità" (1). E la verità è che, se davvero questa situazione pandemica è una guerra (così come da molti viene definita), chi discrimina ha già perso!
Noi vogliamo avere speranza e concludere questo post come anche Mattarella ha concluso il suo intervento, ricordando le parole di David Sassoli: "La speranza siamo noi. Auguri alla nostra speranza!"
Federica Germano
(1) dal film "V per Vendetta.
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