top of page
pietromarinelli0

No alle discriminazioni a scuola

Aggiornamento: 19 feb 2022

Le ultime disposizioni del Ministro Bianchi hanno acuito il problema della diversità di trattamento a seconda che si abbia preso oppure no un farmaco, che tra l’altro non è neanche obbligatorio per gli studenti. In particolare, la discriminazione riguarda il mettere in DAD coloro che non si sono piegati al ricatto governativo, mentre quelli che hanno “obbedito” vengono premiati con la concessione di poter andare a scuola fisicamente. Il primo punto è che il diritto di imparare non può essere sottoposto a condizione né tantomeno impedito o limitato da disposizioni dell’esecutivo: nella nostra Costituzione esiste un articolo 34 (diritto allo studio) e comunque anche l’articolo 32 sul diritto alla salute stabilisce che le limitazioni possono essere poste solo “in via generale”, non in maniera così dettagliata e specifica come fanno i decreti del Governo Draghi, compreso quello di gennaio all’articolo 4. Inoltre, la condizione di “non vaccinato” è un dato sensibile che non può essere conosciuto da nessuno al di fuori degli addetti sanitari, mentre in questo caso diventa di pubblico dominio e determina una discriminazione evidente a tutti.

Infine, i genitori non hanno alcun obbligo a dichiarare alla scuola lo “stato vaccinale” dei loro figli minorenni, per cui possono legittimamente rifiutarsi di farlo e pretendere di poter usufruire del servizio scolastico, che deve essere aperto a tutti.

Per tali motivi, sono totalmente d’accordo con Saverio Mauro Tassi, insegnante di filosofia al Liceo Einstein di Milano, e con la sua decisione di attuare uno sciopero bianco per protestare contro la messa in DAD dei non vaccinati (al secondo positivo alle medie e alle superiori). L’aggravante, secondo il docente, è che vengono considerati “non vaccinati” anche coloro che hanno fatto due dosi da più di 120 giorni e non ancora la terza!). ll professor Tassi ha iniziato delle “non-lezioni” di filosofia, parlando di diritti dell’uomo, di libertà fondamentali garantite dalla Costituzione, etc.: in una parola, facendo veramente “educazione civica”! Tra l’altro l’ho conosciuto personalmente durante la manifestazione del 12 febbraio in piazzale Corvetto, vicino al provveditorato, quando ha consegnato simbolicamente al Ministro Bianchi una petizione contro le discriminazioni a scuola. Poi ha iniziato anche lo sciopero della fame per chiedere il ritiro dell’articolo 4 del decreto-legge di gennaio, sostenendone l'incostituzionalità. Per appoggiare la sua dichiarazione di uguaglianza e denunciare la penalizzazione di quelli che Tassi chiama ’ConDaddati’ (condannati alla DAD) si può firmare su Change.org, alla voce “scuola uguale per tutti”.


Condividiamo con piacere anche l'iniziativa di un gruppo di insegnanti e dirigenti scolastici di scuole di ogni ordine e grado della provincia di Treviso che si è poi estesa a tutti e che è possibile firmare a questo link


Pietro Marinelli



52 visualizzazioni0 commenti

Comments


bottom of page